LA LANA DI CAMELIDE
La famiglia dei ‘Camelidi’ è distinta in due gruppi ben differenziati: il genere ‘Lama’, in Sud America, e il genere ‘Camelus’ in Asia.
Il pelo di cammello asiatico
Dal camelide a due gobbe che vive nei deserti dell’Asia Centrale, tra la Siberia, la Mongolia e la Cina si ricava un pelo molto pregiato e ideale per gli impieghi tessili di pregio.
Anche in questo caso non è il pelo superficiale a essere tosato, ma il morbidissimo duvet, il sottopelo in genere rossastro e bruno chiaro dotato di grandi proprietà termiche.
I camelidi del genere Camelus, addomesticati da tempo immemorabile, sono sempre stati utilizzati per la lana, la carne, il latte e come animale da trasporto. Producono un pelo lanoso e fine che inizia a cadere a ciuffi nel corso della primavera ed è raccolto con l’ausilio di speciali pettini.
I peli lanosi, fini, morbidi e un po’ arricciati, sono di colore fulvo chiaro. La finezza dei peli lanosi in media si aggira sui 17-23 micron; la lunghezza è compresa tra 4 e 12 cm. La resa media in fibra è di 5 kg all’anno per un cammello maschio e di 3,5 kg per un esemplare femmina. I piccoli del cammello, fino all’età di un anno, sono ‘biondi’ o quasi bianchi e il loro pelo è particolarmente morbido e pregiato.
Diversamente da altri tipi di lana, la fibra tessile di cammello è idrorepellente, e ciò la rende particolarmente adatta a tessuti per abbigliamento esterno, esempio per cappotti di lusso molto caldi e impermeabili.
I camelidi sudamericani: alpaca, guanaco, lama e vicuña:
I Camelidi del genere Lama hanno fatto parte della vita delle popolazioni andine per molti secoli.
Vivendo dai 3000 ai 5000 metri di altitudine, con elevatissime escursioni termiche, hanno sempre rappresentato una risorsa importante per la popolazione: come mezzo di trasporto, come cibo e per le loro soffici e finissime fibre. Le fibre dei camelidi sudamericani sono, in genere, estremamente leggere e caldissime e vanno trattate con molta cura perché sono fini delicate. A causa del loro elevato costo e della loro delicatezza vengono anche lavorate insieme ad altre fibre naturali, quali pelami o seta; ottenendo manufatti più resistenti, caldi, morbidi ed esclusivi.
Fra i camelidi sudamericani, l’alpaca è quello numericamente maggiore; la popolazione è di circa 3,5 milioni di esemplari, di cui circa l’85% vive nella parte meridionale del Perù. Vi sono due razze di alpaca, il Huacayo e il Suri; il Huacayo è il più diffuso (circa un 90%) mentre il Suri è più raro, leggermente più piccolo e con il pelo di estrema lunghezza, brillantezza e setosità. L’animale ha un pelo folto e setoso, il cui colore varia tra più di 20 gradazioni di tono (dal bianco, al marrone chiaro e scuro, fino ai grigi e neri); il sottopelo è molto più fine e morbido. La tosa avviene una volta l’anno, tra novembre e marzo.
Alpaca
La lana Alpaca, molto lucente, proviene dal vello di un tipo di lama allevato nelle Ande. La resa media è di 300 grammi di pelo per animale e, anche in questo caso, il vello all’esterno è grossolano, mentre il sottopelo è morbido, con fibre di 24/25 micron di diametro.
Dal pelo dei cuccioli di alpaca si ottiene il “Baby alpaca” particolarmente pregiata per finezza e brillantezza.
Guanaco
Il guanaco è un camelide affine al lama diffuso in Sudamerica, in particolare in Perù, Ecuador, Cile e Argentina.
Vive allo stato selvaggio e anticamente era destinato a vestire gli imperatori e i sacerdoti andini. Il mantello è color grano, con poche variazioni tra il marrone chiaro e il color cannella scuro, con riflessi bianchi solo nella parte inferiore del collo.
Poiché è purtroppo necessario uccidere l’animale per prelevarlo, già nell’antichità il suo impiego era particolarmente limitato e l’uso molto esclusivo.
Lama
Il lama è il più grande tra i camelidi sudamericani; addomesticato fin dal periodo degli Inca, per il suo peso e la sua stazza, era usato come mezzo di trasporto. L’animale, pettinato con un processo che permette di eliminare la fibra più spessa, dà una lunga fibra soffice, brillante e di vari colori: bianco, marrone bruciato, grigio e nero. Il manto all’esterno è folto e ordinario, mentre il sottopelo è brillante e caldo.
Vicuna
La vicuña, il più piccolo dei camelidi sudamericani, vive allo stato brado in Perù ed è l’animale che produce la più pregiata tra le fibre esclusive.
La lana vicuna, finissima, lucente e pregiata, è sempre stata destinata ai tessuti più pregiati tanto che questo piccolo camelide si è trovato a rischio di estinzione per il bracconaggio. Oggi la specie è protetta e si contano circa 180.000 esemplari di cui l’80% vive in Perù, sulla Cordigliera delle Ande, ad altezze tra i 4000 ed i 6000 metri.
Protetti in enormi allevamenti che consentono la vita allo stato brado, gli animali vengono catturati ogni due anni per la tosatura e quindi rilasciati.
La vicuna si ricava dal sottopelo dell’animale e, con uno spessore medio di 12 micron è la fibra animale più fine al modo. Questa caratteristica, unita alla rarità dell’animale e alla modesta resa di fibra (meno di 100 grammi ogni due anni) rendono la vicuna molto più pregiata del cashmere.
Pregiatissimo e costosissimo, viene impiegato nella produzione di abbigliamento di alta moda.
Data la scarsa disponibilità di questo fiato il suo costo è altissimo.